IL SERMONE DELL'ANIMA

HO PENSATO DI FARE COSA GRADITA AL FORUM PUBBLICANDO ALCUNI MIEI STUDI.

23 febbraio 2011

2. DISCORSO EVANGELICO: (delle beatitudini)
Matteo - Capitolo 5 Le beatitudini
[1]Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. [2]Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3]«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4]Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5]Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7]Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8]Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9]Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10]Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
[11]Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. [12]Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Spiegazione

[3]«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.Chi sono i poveri di spirito? Osserviamo bene la frase e vediamo che essa ci porta a considerare che i poveri di spirito sono coloro che assomigliano sul piano terrestre a coloro che sono nel regno dei cieli: i poveri di spirito,ossia coloro la cui natura spirituale animica non è arricchita dagli elementi attrattivi della natura inferiore mentale – corporale,che sono come abito luccicoso e ingannevole che occultano l’anima e la sua vera natura,non solo; non permettono neanche a essa di agire secondo coscienza dei poveri in spirito. Gesù non intende che di essi è il regno dei cieli,ma che il regno dei cieli è costituito dai poveri di spirito,ossia da anime libere conforme alla legge emanata dalla volontà di Dio.

[4]Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.Chi sono gli afflitti,forse non sono coloro che hanno fatto privazione e rinuncia dei beni materiali per seguire la voce interiore dello Spirito? . E questa rinuncia non chiede sacrifici e mortificazione della propria natura animale per mantenersi in sintonia con la voce interiore del Signore che nell’anima emana i suoi comandamenti conforme alla sua legge e non alla nostra?


[5]Beati i miti,
perché erediteranno la terra.Chi sono i miti e i pacifici se non coloro che sono poveri di spirito,coloro che pur appartenendo per natura di grazia divina al regno dei cieli che hanno ucciso la loro natura per rinascere in Cristo,si adoperano ad espandere una corrente d’amore per il bene altrui,una corrente non fisica,ma energetica spirituale d’amore simile al Cristo. Certamente Gesù non si riferisce a persone calme,pacifiche. Persone di natura buona di basso rendimento perché non capace di morire e rinascere in Cristo,persone che non ce la fanno a cambiare il proprio cuore,a lasciare tutto per seguire Cristo che è rinuncia totale dell’anima ai beni della vita materiale. C’è una gran differenza tra questi due tipi di persone mite,i primi in Cristo sono rinati in Cristo e appartengono alla natura celeste,i secondi sono morti e appartengono alla natura terrestre. Essere mito,buono senza un fine di riconciliazione a Dio,un pacifismo umano e non cristico si è come dice S. Paolo:” una campana che rimbomba”,cioè che fa solo rumore,sul piano fisico.
Ma perché erediteranno la terra?
Se Gesù ci ha insegnato che il Padre è nel regno dei cieli ,perché dovrebbe confonderci di ereditare la terra se essa è destinata a sparire,e non è fatta per chi fa la volontà del Padre? Quindi qui si parla non della terra da camminare e vivere, o pianeta, ma piuttosto di quella Terra promessa che mal interpretata fu come terra di Canaan. La Terra Celeste chiamata spiritualmente la Gerusalemme celeste ove è il Tempio di Dio,il Santissimo Trino con tutti i suoi figli. Il seno del Padre,il riposo in Dio è la nostra dimora cui dobbiamo sperare e arrivare. Perché quella Terra è il Paradiso di coloro che hanno vinto la bestia della materialità ingannatrice dell’anima umana e del destino dell’uomo.

[6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati. Sulla Terra,abbiamo il difetto di lamentarci di tutto e di tutte le ingiustizie che subiamo che provengono da ogni direzione,vuoi da chi ci circonda,vuoi dagli enti,dalla politica,dalla religione,insomma per i più abbietti della società,i più malandati,i più poveri,insomma tutti coloro di cui più sventurati si è e più si è attaccati dalla mala sorte in tutte le sue manifestazioni. E le parole mal interpretate di Gesù che per nulla mirano agli interessi della vita materiale vengono usate da coloro che soffrono di ingiustizia,che hanno sete di ottenere esaudimento da Dio,qualche miracolo che li strappa dalle ingiustizie della vita,e per di più c’è la religione che appesa la responsabilità divina su questi disgraziati,immettendo nei fedeli la speranza dell’affidamento a Dio o a qualche altra divinità visionaria. Ma cosa dice Gesù nei vangeli?: “ venite a me voi che siete affaticati e stanchi … io sono l’acqua che toglie la sete,… chi beve della mia acqua non avrà più sete” allora Gesù cosa intende di sete e sazietà se non quella necessità bramosa d’amore verso di Lui che è allo stesso tempo mezzo di salvezza e di giustizia,si giustizia non perché si riceve un tornaconto alla maniera umana,ma giustizia perché si cammina nel giusto,nella giusta via tracciata da Gesù per tutti coloro che vogliono il regno dei cieli,di cui Gesù dirà più avanti: “ cercate prima il regno dei cieli ….” Questo vuol dire avere fame e sete di giustizia,cioè fame e sete delle cose di Dio,del Pane celeste di cui la nostra anima si nutre.

[7]Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
La parola di Gesù : «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro» (Luca 6,36) fa eco all’antico comandamento : «Siate santi, perché io, il Signor, Dio vostro, sono santo» (Levitico 19,2). Alla santità, Gesù ha dato il volto della misericordia. È la misericordia che è il più puro riflesso di Dio in una vita umana. «Con la misericordia verso il prossimo tu assomigli a Dio» (Basilio il Grande). La misericordia è l’umanità di Dio. Essa è anche l’avvenire divino dell’uomo.
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Matteo 5,7). Ai misericordiosi, Gesù promette nient’altro che quello che già vivono: la misericordia. In tutte le altre beatitudini, la promessa contiene un di più, porta più lontano: coloro che piangono saranno consolati, i cuori puri vedranno Dio. Ma che cos’è che Dio potrebbe dare di più ai misericordiosi ? La misericordia è pienezza di Dio e degli umani. I misericordiosi vivono già della vita stessa di Dio.
La misericordia è quello stato di amore cui Dio versa nell’anima e che questa versa nel cuore dell’uomo,e che questo la usa con i fratelli. Tale misericordia causa un effetto di misericordia da parte di Dio verso chi la incarna e la pratica nella vita sociale,ma non dimentichiamoci che essa non ha interesse,come la carità,perché essa non è nostra e proviene da Dio,e chi ce l’ha la usa per sua natura e per grazia divina. Non bisogna confonderla con la misericordia umana il cui fine ha fine esclusivamente materiale che sia cosciente o no o fatta con egoismo o no. La pura misericordia è un filing tra Dio e l’uomo,ed ha esclusivamente interesse tra Dio e l’uomo,quello di cui facciamo mediante essa verso il prossimo non ha importanza,ma interessa solo noi e Dio: “ che la destra non sappia quello che fa la sinistra”.

[8]Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Riferendoci alle descrizioni delle precedenti beatitudini,qui Gesù sembra assommare il tutto nella purezza di cuore. Perché? In un altro passo Gesù spiega e rivela la natura umana se è di Dio o del mondo,come? (Matteo 6:19)

19]Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; [20]accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. [21]Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Questo che indica? Che i puri di cuore sono coloro che hanno accumulato tesoro nel regno dei cieli,perché il loro cuore era tutto rivolto all’amore di Dio, da questo si conosce la natura di un cuore umano,se ha interessi materiali o interessi spirituali. Il cuore essendo la sede di tutte le sensazioni e i sentimenti provenienti dall’anima interiore o provenienti dalle sensazioni dell’anima esteriore ossia le impressioni che provengono dall’esterno alla nostra natura indica se abbiamo un cuore puro quando ascoltiamo la voce interiore o un cuore impuro quando ascoltiamo la voce esteriore. Questo perché: quando un anima ha interessi spirituali e crea il suo tesoro nel cielo(Dio) automaticamente scende dal cielo o Dio la manna celeste descritta in doni di virtù cardinali e teologiche che lo Spirito di Dio elargisce alla stessa anima. Ma tutto ciò non è semplice,perché il cuore puro non nasce già così ,lo diventa solo quando con sacrificio e rinunce,negazioni agli interesse verso un tesoro materiale ,attraverso vari fasi di morte e rinascite sempre nello Spirito di Cristo,che diventa per l’anima umana suo carnefice,morte,putrefazione dei sensi,lavaggio delle ceneri ed infine la purezza della colomba,ossia quando l’anima si è lavata nel sangue di Cristo,ossia che ha bevuto non più dell’acqua terrestre,ma dell’acqua celeste fonte di santità. Il cuore dell’uomo denota la sua natura e le sue azioni,i suoi interessi,che possono essere puri quando si vive della giustizia di Dio,cioè del percorso cristico,o corrotto e impuro quando tutte le attenzioni della nostra vita sono rivolte su questo mondo. Un anima il cui cuore è sotto la sua direzione dello Spirito Santo,è un anima che è in grado di vedere Dio,nel senso che lo vive attimo per attimo e giorno per giorno non nella sfera inferiore della ragione e della razionalità,ma la nella sfera superiore ove le stesse potenze e facoltà si assommano ad un intensa Luce e Bagliore del volto di Dio,di cui poi anima mai potrà trovare nel suo linguaggio una traduzione migliore per descrivere il tutto sotto una sola ed autentica sensazione indescrivibile di AMORE all’Amato.

9]Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio. Chi sono i figli di Dio,non sono coloro che abitano nel regno dei cieli?,coloro che fanno la volontà del Padre? I misericordiosi,coloro che hanno un cuore puro? Coloro che mediante la fonte celeste si sono abbeverati di giustizia?. Quindi i figli di Dio su questo piano terrestre sono gli operatori di pace,ma non secondo il nostro punto di vista a sfondo di buonismo e pietismo. Distinguiamo bene le cose e facciamo venire in aiuto lo Spirito che illumina in quanto abbiamo già detto che Gesù è venuto per portare un metodo unico,ma adatto per molti,ossia la trasformazione,la morte per rinascere, per tutti coloro che nella loro vita operano secondo la volontà di Dio per trovare pace proprio mediante l’applicazione di pace e di amore portato da Gesù. Ma non per portare pace nel mondo o fra simili( a questo ci pensa Dio,anche perché non siamo in grado neanche di sapere quanti capelli abbiamo in testa),ma pace per noi stessi,per la nostra anima,perché noi dobbiamo rendere atto della nostra vita e di quanto facciamo per la nostra anima e non per la vita altrui e le anime altrui,questo lo possiamo solo quando ci mettiamo nella giusta sintonia di pace col Cristo,solo quando il rapporto d’amore tra Cristo e noi è entrato in sintonia,e solo allora possiamo dire che “ non sono più io che vivo ma è il Cristo che vive in me, ma per adesso ci basta sapere che siamo sotto il pesante fardello del peccato incluso nella legge che ancora vigila nella chiesa. Gli operatori di pace sono coloro che morti in Cristo e rinati per Spirito Santo hanno operato di pace nella propria anima,e questa pace è lo stesso Cristo che incorporiamo e solo allora possiamo dirci figli di Dio,proprio come Gesù nostro fratello. È logico che un figlio di Dio sarà anche operatore di pace per il mondo,ma solo quando lo diventa,perché sarà lo stesso spirito di Cristo ad animare il suo operato.

[10]Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Credere di essere cattolici e sentirsi perseguitati per quel che siamo e per quanta fede esterniamo della nostra fede cattolica in certi momenti della nostra vita,e per di più ci vantiamo di essere perseguitati nel nome di Gesù è un grande errore,una grossa banalità che la stessa nostra anima avverte come dall’esterno di essere rivestita di un abito unto e umido che le penetra fin nella sua profonda energia. Ij quanto la redenzione del Cristo in noi ricordo sempre che è un affare personale e individuale tra noi e il Cristo,perché il Cristo è anche un energia di Vita e Amore che nell’anima si avverte come calore e nei casi eccessivi di questo rapporto d’amore anche come fuoco bruciante e prepotente che invade l’intera nostra natura. Ma quando un anima non ha simile rapporto ma essendo energetico e quindi producendo calore innato,avverte in se quando dall’esterno facciamo entrare sensazioni errati quali la persecuzione religiosa un senso non più di energia e calore,ma un umido acro che le causa il ritiro dalla sede del cuore per far posto alla sensazione esterna illusoria. Ma anche perché,il Cristo di un iniziando al suo amore,è un Cristo individuale,e all’anima poca interessa se la sua natura inferiore è offesa per una professione o testimonianza di fede,in quanto Cristo non è una professione,un atto di fede da difendere,ma è uno stato raggiunto della nostra anima,un modo della nostra anima di sentirsi Cristo,e non certo può sentirsi offesa se essa è già in grazia di Dio,in Cristo. Chi si sente perseguitato per causa di Cristo sono i credenti cattolici che hanno fede nel Cristo cattolico,in quella figura immaginaria che nulla ha che vedere col Cristo risorto che però è continuamente presente in chi per Lui,in Lui e con Lui è diventato figlio di Dio. Quindi i perseguitati per causa della giustizia,sono quelle anime che durante il loro percorso di morte e rinascita,in questo lasso di tempo ,intervallo vengono attaccati e tentati di deviazione, dalla corruzione umana,dalle tentazioni,dalla lussuria,dal tesoro di questo mondo da tutte quelle forze sociali,spirituali,demoniache,religiose,politiche ecc per staccarli dal percorso giustizia divina,la via giusta che è Cristo il loro Salvatore. Non dimentichiamoci che anche Cristo nell’intervallo di vita tra la vita comune e quella individuale che doveva prendere venne attaccato dal demonio con le sue tentazioni per deviarlo dal percorso che Dio Padre gli aveva affidato,e lui fu più che dagli uomini anche se agivano sotto l’influsso del maligno,messo alla prova dal diavolo seduttore. Ecco: tutti coloro che supereranno la notte oscura dell’anima,alla fine entreranno nel regno dei cieli,perché come abbiamo già detto: “ perché di essi è il regno dei cieli”. Alla fine Gesù come iniziò con le beatitudini:” [3]«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.” Alla fine conclude che gli stessi poveri di spirito sono le stesse persone che hanno subito la persecuzione e la tentazione del mondo e del principe di questo mondo,riuscendo a vincere e liberarsi di tutte le spoglie illusive della natura materiale uma-nimale, i rinati in Cristo e figli di Dio.

FRATERNAMENTE:NIKAS

Grazie
ahimè!!! .... non basterebbe una vita a meditarli e viverli certi insegnamenti, e questo grazie ai tempi che corrono e all'incatenamento a questa materialità in cui ci identifichiamo...
Ma non è mai troppo tardi per iniziare, anzi a maggior ragione, visto i tempi che corrono...
è solo questione di grado, basta scegliere il caldo o il freddo, il bianco o il nero, il bene o il male, ecc. quindi è una questione nostra e colpa di nessuno... visto i tempi...
Grazie Nikas, il post è bellissimo

Dio parla ancora oggi come parlava un tempo ai nostri padri, quando non c'erano nè direttori nè metodi.
Jean Pierre De Caussade