la via e la religione

La discesa del Verbo Gesù Cristo
La venuta di Gesù Cristo è stato un evento voluto direttamente dalla volontà di Dio che si esprime non come singolo pensiero di un essere individuale ma come espressione di Legge suprema, sconosciuta alla portata della nostra ragione e dalla nostra comprensione ma che archetipicamente la percepiamo come forma d’Amore,ossia che tenta all’infinito verso un unico senso che è costruttività e creatività e che divinamente la chiamiamo onnicreativo simile al suo legislatore che ne è allo stesso tempo anche Essenza e Sostanza. È nel disegno di Dio il piano di salvezza dell’uomo e della creazione,dal momento che essi sono stati trascinati nelle tenbre. (romani 8:19]La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; [20]essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza [21]di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. [22]Sapppiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; [23]essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. [24]Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora.)

Gesù Cristo è il Verbo di Luce Creatore del prologo del vangelo di S. Giovanni,e qui ne abbiamo un esauriente rivelazione di questo mistero esoterico ed ermetico il che ci illumina sulla conoscenza della Luce della genesi biblica quale Luce Creatrice da cui tutto è venuto dopo:la creazione. E Giovanni fa intendere bene la differenza tra i figli della Luce e delle tenebre e della differenza esistente tra essi,ossia che i primi sono prima ereditari e poi destinatari ad essere Figli di Dio,viceversa i secondi figli di questo mondo e delle tenebre trascinati assieme alla creazione a diventare luogo abitato dagli spiriti dell’aria o demoni come dice anche S. Paolo nella sua lettera agli Efesini 2;1 6;10.

Medusa – Religione e i Figli di Dio

La venuta di Cristo è un messaggio ed un invito alla salvezza,un insegnamento a carattere morale possiamo dire e non religioso,per di più spirituale. La religione non ha motivo di esistere,perché crea forme o enti evocativi che differiscono dall’ente reale in se stesso. Prendiamo l’esempio di Gesù, egli non è venuto per farsi Dio tra gli umani perché essendo già nella divinità a nulla interessa farsi adorare che è un istinto di forma intelligente inferiore e orgogliosa(il dio dell’antico testamento) quale può far parte ad un demone. L’uomo mediante la sua necessità a credere in Dio,ha creato nell’immaginario collettivo un immagine non fedele all’originale Dio,e quindi abbiamo messo in moto nella sfera della psiche e del mondo eterico mediano tra Luce e tenebre dove si muovono forze intelligente in modo disordinato,una forza divina prodotta dalla nostro bisogno di non sentirci soli e indifesi di fronte al mistero che ci sovrasta e ci minaccia nella propria anima. Non solo, ma abbiamo creato in questo mondo un essere vivente che si divinizza e si mette al disopra di tentando di rispondere alle domande della nostra fede più che da una coscienza obiettiva e divina. Mettendosi come vero Dio al disopra della nostra anima o di chi lo ha creato con una conseguenza creazione di visioni,di correnti,di pensieri che teoricamente sono simili all’originale ma che in via ascetica sono caotiche e confusionarie che possono solo da principio creare un risveglio reale dell’anima ma che non possono portare ad un acquisizione e presa di coscienza capace di trasformare l’individuo da umano-animale a Uomo rinato in Cristo.

Il messaggio di Gesù di cui poi S. Paolo lo amplifica chiaramente nelle sue lettere non è un messaggio debole che parla semplicemente di pace,amore,carità,fratellanza,ma è un invito alla morte dell’uomo che siamo ad una rinascita in ciò che saremo in Cristo. Quindi è un indirizzo dove la parte in causa è la propria coscienza,l’Anima di cui non ci si arriva mediante la semplice fede o il culto devozionale ma attraverso un continuo processo di trasformazione interiore dove mente anima e spirito vengono lavate dalle acque dello Spirito Santo,ossia dalla presenza della potenza del pensiero di Dio che opera in un anima quando questa inizia a camminare secondo l’illuminazione della Luce e non seguendo il cammino delle tenebre. Preghiere,riti,canti,culti religiosi possono portare si ad un lieve cambiamento momentaneo,ma non portano alla morte del peccato insito nell’anima bestiale,in quanto qui non entra in opera la causa che è in gioco,la coscienza e la propria anima. Come pure la religiosità non può portare neanche ad un lieve cambiamento. Ora nell’uno come nell’altro caso il cambiamento avviene solo quando nell’anima si stabilisce un rapporto,una sintonia con la sua fonte d’origine che è Dio,che solo attraverso il Verbo di Cristo stabilisce un rapporto intimo e personale e che è il solo mezzo che può portare alla morte e alla rinascita ad essere Figli di Dio fratelli in Cristo e membra del suo mistico corpo.


Molti santi della chiesa,sono divenuti tali non per la loro professione di fede ,ma per la messa in opera della loro volontà al servizio di Dio non come atto di sottomissione,ma come atto unico ad entrare in sintonia con l’anima con lo spirito del Verbo. Tutto ciò scaturisce un Amore che opera prodigi al disopra delle comuni affezioni dell’anima umana,e tale Amore diventa la prova o l’effetto di una causa di trasformazione dell’inferiore verso il superiore proprio come traccia evidente del passaggio dall’umano al divino. Ma i santi non ci hanno detto di venerarlo,ma di imitarlo per imitare il Cristo. Il culto dei santi nella chiesa diventa culto non verso quel santo ma verso il bisogno ancestrale della sicura protezione contro il male che ci sovrasta,diventa un abbassamento della coscienza superiore verso l’inferiore. L’io cede e cade assieme alla ragione nell’ignoto della fede comune trascinando e pietrificando la coscienza, ove la, solo col seguire il messaggio di Cristo basterebbe a far risalire l’anima verso il cielo.

Cristo non è venuto per creare culto,ma per liberarci o per liberare la coscienza dalle catene delle tenebre che imprigionano l’anima.

La religione è simile ad una maschera fissa,immobile che non può dare espressione vivente di chi sta dietro di essa,e nello stesso tempo pietrifica e imprigiona la coscienza spirituale in una coscienza di pietra. La stessa chiesa cattolica che professiamo,nascendo su se stessa e non sul modello della coscienza del Cristo è diventato faro illusoria e medusa che pietrifica. La vera chiesa che è sposa di Cristo si forma sulla coscienza collettive di tante singole coscienze risvegliate e rinate in Cristo diventando sua Sposa e parte del suo Mistico Corpo. Il Cristo è seguito da loro non come Dio collettivo della comunità,ma come essenza da incorporare nella loro sostanza o Anima-Coscienza. Vediamo gli asceti,i mistici che pur vivendo e per obbedienza e umiltà nella chiesa cattolica,sperimentano però in essi la vera chiesa che è sostanza di tutte le coscienze in Cristo,e in Cristo trovano l’unione e la fusione di un amato,non solo arrivano a sentire la loro fusione ,il tutt’uno con lui in cuore ,mente e spirito,perché essi sono membra del mistico corpo di Cristo quale Capo e Intelligenza.

Fraternamente in Cristo: Nikas